Il 23 gennaio, per svariate popolazioni asiatiche, la festa di primavera, meglio nota, da noi, come capodanno cinese. Si tratta di una delle celebrazioni in assoluto più sentite non solo dalla Cina, ma anche da Paesi come la Corea, la Mongolia, il Bhutan e il Vietnam. Anche in Giappone è annoverata tra le festività ufficiali. La data in cui cade è basata sul calcolo congiunto dell’anno solare e del ciclo lunare. Di anno in anno, può cadere tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del nostro calendario. Dall’inizio, quindi, si procede con 15 giorni di festeggiamenti che hanno fine con la festa delle lanterne. La sua origine è legata alla legenda di Nian, un mostro che viveva nella Cina dei tempi antichi e che ogni 12 mesi usciva allo scoperto per cibarsi di esseri umani. Era possibile, tuttavia, impedire la carneficina spaventandolo con forti rumori e con il colore rosso, da cui il tradizionale scoppio dei fuochi d’artificio.
In Cina solamente i primi tre giorni sono considerati festivi, e scuole, uffici e aziende restano chiuse. Idem per Hong Kong e Macao, mentre nelle Filippine, in Malesia, Singapore, Brunei, solo il primo dei quindici giorni è festivo. In ogni caso, in genere, i veri e propri festeggiamenti iniziano la vigilia, con una sorta di cenone. Durante tutto il periodo, di norma si sta in famiglia, si fa visita ai parenti e si cerca di vestirsi il più possibile di rosso. Il primo giorno, in particolare, lo si dedica a propiziarsi le divinità benigne, alla danza del leone – con la classica maschera che si snoda tra le vie cittadine - e alla visita dei nonni e dei parenti stretti. In certe zone della cine, specialmente quelle a prevalenza buddista, inoltre, ci si astiene dal consumare la carne. Nel secondo giorno di festeggiamenti, invece, le donne maritate si recano a trovare i propri genitori, il che avviene molto raramente. Nel terzo e quarto giorno si commemorano i defunti e, per scaramanzia, si evitano il più possibile i contatti con amici e conoscenti. Il quinto giorno, considerato la nascita del dio della ricchezza, in molti paesi che osservano il capodanno cinese riaprono i negozi e le attività commerciali. Ogni anno, inoltre, è dedicato ad un animale dello zodiaco cinese. Sono 12 i segni e quest’anno è dedicato al drago. Esso è l’unico animale mitologico dello zodiaco cinese, e gli sono associati qualità come la forza, la vitalità e la potenza. E’, inoltre, simbolo dell’imperatore e del segno maschile/ positivo yang.
Il Capodanno cinese a Napoli
L’Associazione di Commercio Cinese di Napoli è una associazione non a scopo di lucro, che cerca di favorire le occasioni di incontro, di scambio e di condivisione tra la Cina e l’Italia. Per festeggiare il Capodanno Cinese (Festa di Primavera), l’Associazione ha organizzato uno spettacolo per tutta la Comunità Cinese locale, nonché per tutti i cittadini napoletani. Lo spettacolo è gratuito e si terrà il 29 gennaio 2012 presso il Teatro Palapartenope di Napoli, in via Barbagallo n. 115 – Fuorigrotta, dalle ore 16 alle 19.
Giungeranno dalla Cina, invitati appositamente per questo evento, ventidue artisti, tra musicisti, danzatori e cantanti, di consolidate bravura ed abilità, che intratterranno piacevolmente nella serata gli spettatori presenti, regalando un esempio della raffinata qualità degli artisti cinesi, ciascuno nella propria specialità. L’ampia ed accogliente struttura del Teatro Palapartenope ospiterà svaghi e divertimenti collettivi e ricreativi, che renderanno spensierata e gioiosa la Festa del Capodanno, favorendo scambio e contatto tra la Comunità Cinese ed i cittadini napoletani, che condivideranno l’allegria e la vitalità di una Festa tipica della cultura e delle tradizioni della Repubblica Popolare Cinese.
L’Associazione di Commercio Cinese di Napoli ha anche provveduto a mettere a disposizione due autobus, che faranno servizio di collegamento tra la Stazione Ferroviaria di Garibaldi ed il Teatro Palapartenope a Fuorigrotta, dalle ore 14.00 in poi.
Capodanno Cinese 2012: L'anno del Dragone
RispondiEliminaIl 23 gennaio, per svariate popolazioni asiatiche, la festa di primavera, meglio nota, da noi, come capodanno cinese. Si tratta di una delle celebrazioni in assoluto più sentite non solo dalla Cina, ma anche da Paesi come la Corea, la Mongolia, il Bhutan e il Vietnam. Anche in Giappone è annoverata tra le festività ufficiali. La data in cui cade è basata sul calcolo congiunto dell’anno solare e del ciclo lunare. Di anno in anno, può cadere tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del nostro calendario. Dall’inizio, quindi, si procede con 15 giorni di festeggiamenti che hanno fine con la festa delle lanterne. La sua origine è legata alla legenda di Nian, un mostro che viveva nella Cina dei tempi antichi e che ogni 12 mesi usciva allo scoperto per cibarsi di esseri umani. Era possibile, tuttavia, impedire la carneficina spaventandolo con forti rumori e con il colore rosso, da cui il tradizionale scoppio dei fuochi d’artificio.
In Cina solamente i primi tre giorni sono considerati festivi, e scuole, uffici e aziende restano chiuse. Idem per Hong Kong e Macao, mentre nelle Filippine, in Malesia, Singapore, Brunei, solo il primo dei quindici giorni è festivo. In ogni caso, in genere, i veri e propri festeggiamenti iniziano la vigilia, con una sorta di cenone. Durante tutto il periodo, di norma si sta in famiglia, si fa visita ai parenti e si cerca di vestirsi il più possibile di rosso. Il primo giorno, in particolare, lo si dedica a propiziarsi le divinità benigne, alla danza del leone – con la classica maschera che si snoda tra le vie cittadine - e alla visita dei nonni e dei parenti stretti. In certe zone della cine, specialmente quelle a prevalenza buddista, inoltre, ci si astiene dal consumare la carne. Nel secondo giorno di festeggiamenti, invece, le donne maritate si recano a trovare i propri genitori, il che avviene molto raramente. Nel terzo e quarto giorno si commemorano i defunti e, per scaramanzia, si evitano il più possibile i contatti con amici e conoscenti. Il quinto giorno, considerato la nascita del dio della ricchezza, in molti paesi che osservano il capodanno cinese riaprono i negozi e le attività commerciali.
Ogni anno, inoltre, è dedicato ad un animale dello zodiaco cinese. Sono 12 i segni e quest’anno è dedicato al drago. Esso è l’unico animale mitologico dello zodiaco cinese, e gli sono associati qualità come la forza, la vitalità e la potenza. E’, inoltre, simbolo dell’imperatore e del segno maschile/ positivo yang.
Il Capodanno cinese a Napoli
L’Associazione di Commercio Cinese di Napoli è una associazione non a scopo di lucro, che cerca di favorire le occasioni di incontro, di scambio e di condivisione tra la Cina e l’Italia. Per festeggiare il Capodanno Cinese (Festa di Primavera), l’Associazione ha organizzato uno spettacolo per tutta la Comunità Cinese locale, nonché per tutti i cittadini napoletani. Lo spettacolo è gratuito e si terrà il 29 gennaio 2012 presso il Teatro Palapartenope di Napoli, in via Barbagallo n. 115 – Fuorigrotta, dalle ore 16 alle 19.
Giungeranno dalla Cina, invitati appositamente per questo evento, ventidue artisti, tra musicisti, danzatori e cantanti, di consolidate bravura ed abilità, che intratterranno piacevolmente nella serata gli spettatori presenti, regalando un esempio della raffinata qualità degli artisti cinesi, ciascuno nella propria specialità. L’ampia ed accogliente struttura del Teatro Palapartenope ospiterà svaghi e divertimenti collettivi e ricreativi, che renderanno spensierata e gioiosa la Festa del Capodanno, favorendo scambio e contatto tra la Comunità Cinese ed i cittadini napoletani, che condivideranno l’allegria e la vitalità di una Festa tipica della cultura e delle tradizioni della Repubblica Popolare Cinese.
L’Associazione di Commercio Cinese di Napoli ha anche provveduto a mettere a disposizione due autobus, che faranno servizio di collegamento tra la Stazione Ferroviaria di Garibaldi ed il Teatro Palapartenope a Fuorigrotta, dalle ore 14.00 in poi.