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venerdì 24 settembre 2010

Chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo?

Chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo?
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"be water my friend"...
"sii come l'acqua, amico mio"... cosi diceva Bruce Lee in una famosa intervista, citando semplicemente il principio fondante del tao.
Molti hanno fatto proprio questo precetto applicandolo in vario modo in vari contesti e con diverso successo.
Tra questi, il contesto che non finirà mai di stupirmi é sempre quello sociale e professionale.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti in ogni momento e si presentano sotto infinite forme possili, appunto come l'acqua.
Accenniamo solamente alla nostra intera classe politica, perfetto esempio di tao occidentale, da sempre noto come "trasformismo", come quello del grandissimo Arturo Brachetti ma molto meno divertente onesto e dignitoso.
Il principio del "cedere" e dello "scaricare" è da sempre applicato con maestria e raffinatezza man mano che si sale verso il vertice di una qualsiasi piramide organizzativa/dirigenziale appartenente a  qualsiasi aggregazione economico/sociale, dal consiglio di classe della scuola elementare fino ai più alti organi dello stato. Questo sport o, pardon, arte marziale, qualcuno dovesse prendersela a male, è più occidentalmente nota come "lo scarica barile" ed ha infiniti e nobilissimi esempi tra i quali il più storico ed universalmente noto di tutti è sicuramente quello di Ponzio Pilato. A conclusione di una perfetta e sublime dinamica marziale, dopo il cedere ed il colpire c'e' il non farsi afferrare, ineffabile arte di tutti i personaggi sopra citati. E' indubbio a questo punto che gli "artisti marziali" nostrani sono di gran lunga più pericolosi e letali di un "qualsiasi" Bruce Lee, riuscendo a procurare danni incalcolabili, morti e feriti, spesso senza neanche alzarsi dalla propria poltrona, e senza pagare alcun scotto. Altro principio perfettamente applicato e' il seguente: sfrutta la debolezza del tuo avversario. Sicuramente una delle debolezze umane più sfruttata in assoluto è la "memoria corta", spesso sinergicamente utilizzata assieme all'altra debolezza, quasi sempre presente, ovvero lo "scheletro nell'armadio". In base a tale principio troppo spesso ci si può permettere di dire tutto ed il contrario di tutto, di cambiare divisa o kimono a proprio piacimento cercando di rivendere quel poco o nulla che si ha al primo sprovveduto di passaggio ma anche a coloro che, dominati dalle proprie discutibili aspirazioni, accorciano la propria memoria e si fanno sfruttare da questi "carismatici" personaggi. Il fenomeno più divertente della leva
"memoria corta", basandosi appunto sul fatto che pochi conoscono o ricordano la reale storia, la provenienza e la formazione di tali personaggi, e' che ad ogni passaggio o cambiamento di fronte, stile o arte, corrisponde automaticamente un avanzamento di grado, nomina o posizione. Per cui e' possibile osservare esempi di mirabili "carriere" costruite in tempi fulminei semplicemente avendo conosciuto questo o quel gran maestro e, così via, saltando dall'uno all'altro, assorbirne per osmosi l'arte e giungere a gradi e livelli marziali, compresa aura energetica, tali da far invidia al gran maestro jedi Yoda che pare stia facendo causa a Lucas per danni da declassamento, oppure a Goku e Ken il guerriero entrati da tempo in analisi per disturbi da ansia da prestazione. Carriere simili sono state "duramente" costruite negli anni sia da personaggi notissimi che da personaggi ancora pressocchè sconosciuti. Si annoverano nella "banda degli onesti" anche personaggi che hanno arredato il proprio "dojo" con diplomi ed attestati rigorosamente autoprodotti prendendo in prestito i caratteri cinesi o giapponesi dal libretto di istruzioni di una lavatrice o di un frullatore.
Da quanto detto possiamo trarre diverse conclusioni, tra le quali:
- Sarebbe il caso di sfatare un po' il mito delle filosofie orientali e di riconoscere, ma sarebbe meglio prima conoscerle, le filosofie occidentali che nulla hanno da invidiare o mutuare da quella orientale se non nella sua codifica ed applicazione.
- Le bugie hanno le gambe corte e prima o poi la verità viene sempre a galla trascinando con se qualcos’altro di poco gradevole e che tutti possono immaginare.
- State con gli occhi aperti e non bevetevi tutto quello che vi si propina, imparate ad essere un po’ più critici ed obbiettivi e soprattutto a fare un po’ di ricerche per capire meglio qual è l’effettiva storia e provenienza di chi vi sta di fronte e dunque la vera essenza.
Infine, tutto quanto è stato detto, come sempre, non è altro che lo spunto per farvi riflettere e spero essere più attenti e lucidi in qualsiasi occasione della vostra vita.

Cesare Majone

Forrest Gump e le sue foto

fbe6b428Non sparate sulla croce rossa...se si volesse, per divertimento, si potrebbe preparare un intero discorso utilizzando esclusivamente delle citazioni famose, ma non sarà il caso di oggi, quindi torniamo "seri" e riprendiamo il filo del discorso. Chi non ha visto il film Forrest Gump? Credo veramente pochi. Storia affascinante e commovente di una persona con un leggero deficit mentale che proprio grazie al suo handicap si rivela un campione da seguire ed imitare come non plus ultra di virtù come onestà, tenacia ecc...e che riesce a realizzare imprese che pochissimi altri, cosiddetti "normodotati", riuscirebbero neanche a concepire. A corredo di queste epiche gesta ci sono ovviamente tutta una serie di filmati e fotografie che attestano e contribuiscono prepotentemente al suo successo e notorietà, seguendo un imperscrutabile disegno superiore,  immagini che il più delle volte sono assolutamente casuali e perciò stesso ancor più sottolineano lo stupore nei confronti della "fortuna" dei "puri" di spirito com'e' appunto Forrest. 
Vi sono fotografie fatte insieme alle più importanti personalità del momento, a cominciare dal presidente degli U.S.A. a John Lennonforrestgumpgump-nixonlbj. Ma cosa centra Forrest Gumpgump-kennedy? Beh il simpatico Forrest, "anch'io sono Forrest" direbbe qualche astuto politico, mi viene inevitabilmente in mente, per quanto detto in precedenza, ogni qualvolta mi imbatto nel book fotografico di qualche "artista" marziale. A partire dalle pose, il contesto, i figuranti e la regia, tutto ha quel sottile nonsochè di improbabile casuale e kitch un pò come quei servizi fotografici da matrimonio che tutti conosciamo. La cosa triste e ridicola e' che in questi casi non c'è nessun imperscrutabile disegno divino ma, al contrario, una umanissima volontà di voler attestare ed affermare le proprie aderenze e frequentazioni con questo o quel noto personaggio, come se si potesse essere Mozart semplicemente avendo uno spartito della sua musica o, sicuramente con più soddisfazione, mangiando una fetta di saker.
Tornando al tenero Forrest, in definitiva i punti in comune rimangono appunto la tenerezza, in alcuni casi la buona fede ed in altri, purtoppo, il deficit mentale. Ringrazio tutti e naturalmente ringrazio Tom Hanks.
Cesare Majone