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domenica 28 aprile 2013

Chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo?

Chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo?

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Scritto da wtmaster   
Lunedì 20 Settembre 2010 23:44
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Chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo?
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"be water my friend"...
"sii come l'acqua, amico mio"... cosi diceva Bruce Lee in una famosa intervista, citando semplicemente il principio fondante del tao.
Molti hanno fatto proprio questo precetto applicandolo in vario modo in vari contesti e con diverso successo.
Tra questi, il contesto che non finirà mai di stupirmi é sempre quello sociale e professionale.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti in ogni momento e si presentano sotto infinite forme possibili, appunto come l'acqua.
Accenniamo solamente alla nostra intera classe politica, perfetto esempio di tao occidentale, da sempre noto come "trasformismo", come quello del grandissimo Arturo Brachetti ma molto meno divertente onesto e dignitoso.
Il principio del "cedere" e dello "scaricare" è da sempre applicato con maestria e raffinatezza man mano che si sale verso il vertice di una qualsiasi piramide organizzativa/dirigenziale appartenente a  qualsiasi aggregazione economico/sociale, dal consiglio di classe della scuola elementare fino ai più alti organi dello stato. Questo sport o, pardon, arte marziale, qualcuno dovesse prendersela a male, è più occidentalmente nota come "lo scarica barile" ed ha infiniti e nobilissimi esempi tra i quali il più storico ed universalmente noto di tutti è sicuramente quello di Ponzio Pilato. A conclusione di una perfetta e sublime dinamica marziale, dopo il cedere ed il colpire c'e' il non farsi afferrare, ineffabile arte di tutti i personaggi sopra citati. E' indubbio a questo punto che gli "artisti marziali" nostrani sono di gran lunga più pericolosi e letali di un "qualsiasi" Bruce Lee, riuscendo a procurare danni incalcolabili, morti e feriti, spesso senza neanche alzarsi dalla propria poltrona, e senza pagare alcun scotto. Altro principio perfettamente applicato e' il seguente: sfrutta la debolezza del tuo avversario. Sicuramente una delle debolezze umane più sfruttata in assoluto è la "memoria corta", spesso sinergicamente utilizzata assieme all'altra debolezza, quasi sempre presente, ovvero lo "scheletro nell'armadio". In base a tale principio troppo spesso ci si può permettere di dire tutto ed il contrario di tutto, di cambiare divisa o kimono a proprio piacimento cercando di rivendere quel poco o nulla che si ha al primo sprovveduto di passaggio ma anche a coloro che, dominati dalle proprie discutibili aspirazioni, accorciano la propria memoria e si fanno sfruttare da questi "carismatici" personaggi. Il fenomeno più divertente della leva
"memoria corta", basandosi appunto sul fatto che pochi conoscono o ricordano la reale storia, la provenienza e la formazione di tali personaggi, e' che ad ogni passaggio o cambiamento di fronte, stile o arte, corrisponde automaticamente un avanzamento di grado, nomina o posizione. Per cui e' possibile osservare esempi di mirabili "carriere" costruite in tempi fulminei semplicemente avendo conosciuto questo o quel gran maestro e, così via, saltando dall'uno all'altro, assorbirne per osmosi l'arte e giungere a gradi e livelli marziali, compresa aura energetica, tali da far invidia al gran maestro jedi Yoda che pare stia facendo causa a Lucas per danni da declassamento, oppure a Goku e Ken il guerriero entrati da tempo in analisi per disturbi da ansia da prestazione. Carriere simili sono state "duramente" costruite negli anni sia da personaggi notissimi che da personaggi ancora pressocchè sconosciuti. Si annoverano nella "banda degli onesti" anche personaggi che hanno arredato il proprio "dojo" con diplomi ed attestati rigorosamente autoprodotti prendendo in prestito i caratteri cinesi o giapponesi dal libretto di istruzioni di una lavatrice o di un frullatore.
Da quanto detto possiamo trarre diverse conclusioni, tra le quali:
- Sarebbe il caso di sfatare un po' il mito delle filosofie orientali e di riconoscere, ma sarebbe meglio prima conoscerle, le filosofie occidentali che nulla hanno da invidiare o mutuare da quella orientale se non nella sua codifica ed applicazione.
- Le bugie hanno le gambe corte e prima o poi la verità viene sempre a galla trascinando con se qualcos’altro di poco gradevole e che tutti possono immaginare.
- State con gli occhi aperti e non bevetevi tutto quello che vi si propina, imparate ad essere un po’ più critici ed obbiettivi e soprattutto a fare un po’ di ricerche per capire meglio qual'è l’effettiva storia e provenienza di chi vi sta di fronte e dunque la vera essenza.
Infine, tutto quanto è stato detto, come sempre, non è altro che lo spunto per farvi riflettere e spero essere più attenti e lucidi in qualsiasi occasione della vostra vita.
P.s.: Chi non vuole che si parli del passato può avere due "buoni" motivi:
 - non ha un passato di cui parlare
 - ha qualcosa da nascondere
In entrambi i casi è sempre bene diffidare di tali persone.

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Dott. Ing. Cesare Majone