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venerdì 21 giugno 2013

Il Wing Tsun demistificato, la sua pratica senza equivoci (a prova di imbecille) Wing Tsun demystified, his practice for dummies (idiot-proof) 詠 春 揭 秘, 他毫不含糊的做法 (耐白痴) PDF Stampa E-mail
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Il Wing Tsun demistificato, la sua pratica senza equivoci (a prova di imbecille)
Wing Tsun demystified, his practice for dummies (idiot-proof)
詠 春 揭 秘, 他毫不含糊的做法 (耐白痴)
 

Con questa nuova rubrica che inauguro oggi voglio dare finalmente le indicazioni chiare ed inequivocabili sui principi e sulla pratica del 詠 春 ai miei allievi e a tutti coloro che amano il 詠 春. La motivazione che mi spinge a ciò è che in venti anni di pratica non mi è mai capitato di ricevere tali indicazioni in modo chiaro e inequivocabile ne tantomeno mi è capitato di trovarle descritte o meglio ancora illustrate. Al contrario ho sempre osservato una notevole variabilità e vaghezza pronta ad essere ribaltata e manipolata a favore di colui che la propinava, sublimazione del Wing Tsun?


Mi riferirò al 詠 春 chiamandolo Wing Tsun per pura abitudine ma ovviamente il 詠 春 rimane tale in qualunque modo noi occidentali ci sforziamo e preoccupiamo, commercialmente parlando, di traslitterarlo, nei modi più fantasiosi e a volte infelici, questo è solo un nostro problema. Il 詠 春 che descriverò avrà una struttura canonica che fa riferimento allo stile di Yip Man secondo la trasmissione di Leung Ting che rappresenta la mia provenienza, ma ritengo utile qualsiasi altra eventuale variante, estrapolazione, applicazione, sviluppo ed interpretazione che provengano da altre linee di trasmissione, sempre che, ovviamente, rispettino i principi logici e funzionali fondanti del 詠 春.
Voglio chiarire la parte finale del titolo, “ a prova di imbecille”,è da intendersi in due modi; il primo prende spunto da un “motto” che io uso nell’altro mio campo professionale, quello dell’ingegneria della sicurezza, nel quale, ritenendomi io stesso il primo degli imbecilli, mi preoccupo seriamente ed instancabilmente di spiegare ed illustrare nei minimi e più elementari dettagli ogni cosa senza dare nulla per scontato, facendo in modo appunto che questa cosa diventi inequivocabile a chiunque. Il secondo è un’allusione è riferita non certo a coloro che si avvicinano ad apprendere una qualsiasi disciplina e che dunque hanno tutto il diritto di essere ignoranti in materia, bensì a coloro che si propongono e pretendono di trasmettere ed insegnare la materia stessa, senza averne la minima cognizione.
Il Wing Tsun è davvero una disciplina praticabile da tutti perché si basa su principi assolutamente naturale e logici, essa esprime e realizza praticamente il Tao ( elasticità, flessibilità, cedevolezza…), ma questo non vuol dire che sia praticata da tutti perché, come per ogni disciplina, richiede forte dedizione e grande esercizio ma soprattutto la “fortuna” di incontrare qualcuno che sia in grado di trasmetterci i suoi principi in modo corretto univoco ed elementare.
Comincio con la serie dedicata al Pupazzo di legno (Wooden Dummy   雪 人 木(Muk-Yan-Chong-Fat)) per demistificarne l’uso.
Il Pupazzo di legno Wing Tsun demistificato, la sua pratica senza equivoci (a prova di imbecille). L'abaco cinese del Wing Tsun.
Wing Tsun's Wooden Dummy demystified, his practice for dummies (idiot-proof). The Chinese abacus Wing Tsun.
雪 人 木(Muk-Yan-Chong-Fat)詠 春 揭 秘, 他毫不含糊的做法 (耐白痴). 中國珠算詠春拳.
Comincio proprio dal pupazzo di legno affermando il primo concetto fondamentale, cioè che così come l’abaco cinese sta all’aritmentica, il pupazzo di legno sta al Wing Tsun. L’abaco cinese è uno strumento didattico di calcolo, esso, suaànpàn, è il più semplice ed antico strumento di calcolo al mondo e risale all'incirca al 2600 a.C.. Tutte le popolazioni in ogni zona del mondo e in diverse epoche hanno utilizzato qualcosa di simile allo stesso scopo. L’abaco cinese è tuttora un ottimo strumento didattico, in quanto, tramite l’uso della manipolazione, permette di apprendere il concetto di numero, passando dal concreto all’astratto. Esso facilita l’apprendimento nei bambini delle abilità di calcolo e proprio per questo motivo nelle scuole elementari cinesi gli viene attribuita ancora oggi molta importanza. Il suo utilizzo viene chiamato bead arithmetic perchè il suo strumento di applicazione è l'abaco con i beads, perline, per distinguerla da quella scritta che in Cina viene detta pen arithmetic. Pare che, soprattutto per l'addizione, l'uso dell'abaco dimezzi il tempo di esecuzione di tale operazione rispetto alla pen arithmetic!



In modo assolutamente analogo il pupazzo di legno è uno strumento di allenamento e educazione che tutti i praticanti di WT che vogliono davvero apprendere tale disciplina dovrebbero avere a disposizione, fin dall’inizio del proprio cammino nel WT. In una prossima pubblicazione darò tutte le indicazioni per poterne realizzare uno da soli e a basso costo.
La prima cosa che voglio mostrare finalmente a tutti è proprio una di quelle più “misteriose”, cioè una di quelle cose da sempre dette e non dette, accennate e troppe volte millantate ma come sempre mai stabilite, definite e illustrate chiaramente una volta per tutte. Si tratta del modello o schema dei passi del fiore di pruno (Plum blossom pattern steps   梅花格步 (Mui fa chong bo )), lo schema fondamentale per la corretta esecuzione della forma del pupazzo di legno, di tutte le altre tecniche e/o estrapolazioni ma soprattutto è il fondamentale supporto all’educazione del praticante per aiutarlo a riconoscere sempre meglio la posizione del suo sistema di riferimento rispetto al sistema di riferimento del proprio partner, sia quest’ultimo fisso come nel caso del pupazzo di legno oppure mobile come nel caso di un essere umano in movimento. Questo schema mai chiarito sta alla base di tanti altri concetti da esso derivanti ed altrettanto confusi e incompresi, come la fantomatica “linea centrale”, il passo standard, circolare, speciale e incrociato, la centralità, la frontalità e l’allineamento ecc. Di conseguenza il chiarimento dello schema del fiore di pruno ponendo le basi logiche spazza via in blocco tutte le para-argomentazioni e le para-logiche, ma io direi senza ombra di dubbio tutte le paraculate, che sono state inventate sui concetti derivanti.
L’altro aspetto fondamentale dello strumento “pupazzo di legno” è l’educazione e la comprensione che esso porta della distinzione tra l’esercizio “statico” e quello “dinamico”, distinzione che rappresenta veramente la differenza tra l’esecuzione del Wing Tsun nella sua vera essenza e invece la pratica di un sistema che del WT ha solo il nome traslitterato in uno dei tanti modi fantasiosi, e forse, nel migliore dei casi, le sue posizioni statiche.



Concludo questo primo articolo ribadendo che il pupazzo di legno è uno strumento che il praticante dovrebbe avere a disposizione da subito. Ormai vi potrà capitare di vedere e trovare il pupazzo di legno nei posti e palestre più impensabili, usati nel migliore dei casi come puri oggetti di arredamento e nel peggiore dei casi come casuale oggetto delle più stravaganti sevizie, dunque, perché non dovrebbe essere in possesso del suo naturale utilizzatore, appunto il praticante di WT?
Alle prossime puntate con i dettagli di tutti i concetti, le forme, le applicazoni e gli esercizi relativi a tutti i programmi e gli strumenti del Wing Tsun.
Buon Wing Tsun a tutti!
Dott. Ing. Cesare Majone

P.s.: Adottate un pupazzo di legno!