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domenica 21 aprile 2013

Curriculum Vitae Marziale Cesare Majone

Curriculum Vitae Marziale Cesare Majone

La Via dell'Istruttore: tanta passione, sacrificio ma anche qualita' e soprattutto etica.

Per descrivere tale percorso ho bisogno di prendere ad esempio qualcuno di molto vicino e conosciuto. Potrei parlare del Maestro M.S., ma la sua più che la Via dell'Istruttore e' la Via del Pioniere ben più dura e faticosa. Dunque per non incorrere in possibili inesattezze parlerò della mia vicenda, i cui dettagli ovviamente conosco benissimo e sono assolutamente documentabili.
Quando iniziai a praticare il Wing Tsun dal Maestro M.S. fu per puro caso grazie all'amico fraterno Antonino Testa. Lo accompagnai una sera in palestra per curiosità e rimasi in un angolo per tutta la lezione ad osservare l'andamento generale ed il  comportamento di ciascuno dei presenti con particolare attenzione per il maestro. Rimasi colpito dalla tranquillità, dall'ordine e dall'educazione dei partecipanti e sicuramente impressionato da quello che il maestro dimostrava si potesse fare con due braccia e due gambe e soprattutto con quale velocità.
Decisi di inscrivermi la volta successiva e così fu. Era il lontano 1993
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e da allora per i dieci anni successivi non avrei perso più di una decina degli allenamenti previsti, documentando regolarmente ogni allenamento con descrizioni e disegni, secondo la mia natura analitica e scientifica. Provenendo dall'esperienza dell'atletica leggera in cui praticavo le specialità di velocità e salto in lungo, e non appartenendo a nessun corpo militare o di polizia, ero abituato al sacrificio quasi fine a se stesso se si esclude la sola soddisfazione personale e la ricerca ed il superamento dei propri limiti. Dunque non avevo nessuna concezione e tantomeno interesse all'ottenimento di un diploma e relativo grado con mostrina, per cui andai avanti per circa un anno in questo modo osservando invece intorno a me una gara se non una corsa al conseguimento di diplomi e gradi e di tutto quanto fosse relativo a questo, il tutto richiesto se non preteso in base a dei tempi stabiliti dall'organizzazione europea secondo teorie che seguivano più il marketing che la tradizione. Al che per mettere un po' di ordine al mio percorso ed inserirmi comunque in quel modus operandi, chiesi al mio maestro di valutare la mia preparazione ed avvisarmi quando secondo lui fossi stato pronto a sostenere un esame per passare al programma del grado successivo. In questi termini proseguì il mio percorso, incrementando via via i miei impegni ed allenamenti, come lezioni speciali per istruttori, seminari su argomenti specifici ed i seminari a Livorno, la sede dell'accademia per il sud Europa, non ultimo, inserendo l'apprendimento dell'Escrima Latosa e del Chi Kung
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. Arrivai così a conseguire nella maniera canonica e direi tradizionale cinese, dove sono assenti gradi da allievo e tantomeno tempistiche occidentali, il dodicesimo grado, ricevendolo a Livorno direttamente dalle mani del Great Grand Master Leung Ting assieme alla maglietta nera di istruttore il 2 agosto 1998 . Questo sicuramente mi diede grande emozione ed orgoglio anche se le cose intorno a me non cambiavano affatto ma al contrario peggioravano a Livorno estremizzando il fenomeno della corsa al diploma con la distribuzione di questi sempre più per possibilità economica anziché per merito, trasformando il tutto in un variopinto mercatino. Secondo la tradizione, conseguito il dodicesimo grado il Maestro M.S. mi propose di iniziare l'attività di istruttore, considerando soprattutto la mia preparazione culturale, etica e morale. Dico secondo tradizione perché per proseguire il proprio cammino è necessario, se non indispensabile, alla propria crescita confrontarsi con la difficile, impegnativa e delicata arte dell'insegnamento. Accettai esclusivamente per questi motivi la sfida e così cominciò l'avventura. Anche in quest'ambito il mio procedere è stato sempre nel rispetto delle regole e della correttezza non ricevendo in cambio sempre la stessa cosa. Iniziai dunque ad insegnare a Casagiove, nonostante avessi a disposizione la palestra della allora mia fidanzata, perché al momento la "Piazza" di Caserta era già assegnata ad un'altro istruttore. Appena si presentò l'occasione perché questo istruttore si ritirò, trasferii la mia scuola a Caserta, la città dove vivo. Incontrando così diversi modi di intendere la gestione e la serietà di una palestra ho cambiato tre palestre approdando finalmente al Kouros Club dell'amico Lucio Falco KourosVol, vero e serio professionista. Continuai il mio cammino conseguendo il primo grado tecnico il 28 maggio 2000  io_Livorno_wt_I_tg. Con Lucio la collaborazione e' stata proficua ed è andata avanti fino al 2005, periodo durante il quale ho tenuto anche altri corsi tra cui il corso di difesa personale all'Istituti Tecnico Giordani di Caserta per due anni di seguitoITIS_1 , ed il corso di Chi kung presso lo studio del Dott. Garozzo sempre a Caserta


WTChiKung_seminario_di_S.Agata_dei_Goti_2000_34. Dopo di che sono stato costretto ad interrompere questa attività prima per gli impegni universitari e poi per quelli professionali, ma durante questo periodo ho sempre conservato ed accarezzato con affetto il Wing Tsun come un caro e prezioso ricordo ed un sogno mai del tutto abbandonato. Quando finalmente ho preso la decisione di affrancarmi dalla città italiana schiavista per eccellenza, ovvero Milano, e sono tornato nella città della mia ultima residenza, Caserta, ho ripreso a considerare sempre più seriamente l'idea di riprendere ad insegnare, ed assecondando anche una chiamata ricevuta dal mio Maestro, ho finalmente dato compimento ad un progetto ormai maturo, aprendo però stavolta la mia personale scuola, facendo così rivivere la più classica e tradizionale delle scuola/famiglia cinese DSC_0041
 Scan1_2 TESSERA_AWTA_2_JPEG_QUARTER. La sintesi di quanto raccontato è la mia visione relativa alla "via" dell'istruttore e spero sia condivisa dalla maggior parte dei lettori: non può esserci richiesta da parte di nessun allievo di fare l'istruttore se non una personale e privata aspirazione da parte sua, tantomeno un fantomatico "corso istruttori" istituzionale. Come potrebbero essere educate e addestrate qualità ed attitudini che io ritengo innate? Dunque se durante il percorso canonico dell'allievo emergono agli occhi del maestro tutte le qualità necessarie di cui abbiamo parlato, e' lo steso maestro che propone all'allievo suddetto la possibilità di intraprendere l'attività dell'istruttore.
Credo che solo in questo modo si possa avere qualche possibilità di garantire la continuità della trasmissione e della diffusione del Wing Tsun con reale qualità e durata. L'insegnamento è una delle attività più importanti e delicate presenti in una società perchè deve formare le generazioni future. Richiede pertanto qualità tecniche ma soprattutto etiche e morali. E' purtroppo sotto gli occhi di tutti la situazione tragica e penosa in cui si trova l'istruzione in Italia, pensate a come si troveranno, ma già si trovano, di quì a poco, i nostri giovani a dover competere con i giovani di altri paesi. Ma niente paura perchè siamo ancora il primo paese al mondo per risparmio e dunque i risparmi di una vita dei vostri genitori vi salveranno, e poi ci sarà sempre un master miracoloso pre o post laurea che vi aprirà tutte le porte più ambite del lavoro. Richiudiamo questo vaso di pandora e torniamo a noi. L'insegnante deve esere preparato tecnicamente, sempre allenato, aggiornato ed alla ricerca delle risposte alle sue domande, deve avere una forte etica professionale, sapere di avere la responsabilità dell'educazione dei propri allievi e della corretta e coscienziosa trasmissione del sistema senza nessuna esaltazione e nessuna aggiunta di fantomatiche tecniche di difesa che nel momento in cui si presentasse la reale necessità hanno già più volte procurato morti e feriti (vedi difesa a mani nude o con arma da taglio contro armi da taglio e da fuoco). L'insegnante deve avere rispetto di se, del proprio maestro, della propria famiglia, sia quella di Kung Fu che di quella parentale. In definitiva l'insegnante dovrebbe essere prima di tutto un esempio ed una fonte di ispirazione ancor prima che una guida tecnica. La sintesi di questi principi, oramai dimenticati ed alieni è rappresentata dal nome che ho scelto per la mia personale scuola, appunto Wing Tsun Ethics. In questo io sono stato veramente fortunatissimo trovando tutti questi requisiti nel Maestro M.S., e a due passi da casa. Non so quanti dei lettori saranno rimasti d'accordo con me, ma tantè, e a tutti quelli che lo sono ancora, auguro di avere la fortuna che ho avuto io e di cominciare il loro percorso da allievi come delle tabule rase per essere forgiati nel miglior modo possibile dal loro maestro.
Buon Wing Tsun a tutti!

P.s.: Vorrei sfatare un'ultima cosa, vecchia come il cucco, e cioè che a volte si dice di qualche istruttore che è molto bravo tecnicamente ma che non è un combattente. Prima di tutto nel Wing Tsun non ci sono "combattenti" ma solo praticanti, poi affermare che si è un buon tecnico ma non un praticante è come dire che un nuotatore è un buon tecnico ma non sta a galla, dunque o si e' dei buoni praticanti o non lo si e', e basta. Vale ovviamente anche il viceversa per cui spesso un “picchiatore” è considerato un bravo insegnante.
Niente di più aberrante perché il picchiatore rimane un puro esibizionista e non un buon educatore.

Ing. Cesare Majone